17 Agosto.
Sostanzialmente e' il giorno della benzina. Ho rotto le palle a tutti quanti con la storia della benzina ma adesso finalmente e' arrivato il mio turno: posso fare il pieno!!!! Con gli ultimi 20km rimasti nel serbatoio, avvio la moto e mi dirigo verso l'imbarcadero del traghetto dove, secondo quanto mi hanno raccontato quelli del campeggio, dovrebbe esserci uno strano tizio che da della benzina usando degli annaffiatoi. Carino eh? Arrivo all'imbarcadero e la scena e' la seguente: 40 gradi all'ombra, sole allo zenith. Un tipo e' seduto su una sedia pieghevole con alle spalle un rimorchio cisterna da cui escono due tubi di gomma teminanti con due pistole da benzinaio. La benzina viene versata dentro annaffiatoi da dieci litri che poi la gente versa nelle automobili o dentro altri contenitori. Piccolo particolare: i tubi sono bucati e perdono. Se questo tizio non e' ancora saltato per aria e' quasi un miracolo. Chissa' come lavorava quello che l'anno prima e' esploso insieme alla sua pompa di benzina. Insomma, con il terrore di incendiarmi insieme a questo pazzo, mi metto diligentemente in fila. Quelli prima di me sono tutti locali e sembra che debbano fare scorta di benzina per un mese. C'e' gente che arriva con 5/6 taniche da 20 litri… Dopo circa 40 minuti trascorsi sotto il sole e tra vapori di benzina e' finalmente il mio turno. Faccio 10 litri, chiudo il serbatoio e mi allontano a tutto gas prima che tutta la piazzola si trasformi in un enorme palla di fuoco. Aiuto! Ok, adesso ho la benza e posso finalmente sfrecciare in lungo ed in largo lungo tutta l'isola. Comincio subito scegliendo uno sterrato a caso che sembra andare verso il mare. Dopo mezz'ora di enduro 100% mi rendo conto che la strada non va da nessuna parte e decido di andare sul sicuro: meglio visitare il parco nazionale anche perche' domani riparto! Mi dirigo verso il parco e intravedo un altro sterrato: hmmm…. La tentazione e' troppo forte! Parto per questo sentiero ma ad un certo punto devo girarmi quasi da fermo. Giro la moto a passo d'uomo, mi inclino troppo eee… paf! La moto e' per terra! Come faccio adesso? Da solo non riesco a sollevarla…. Scendo in strada e chiedo aiuto. Per fortuna una automobilista (italiano!) ha pieta' di me e si ferma a darmi una mano. Nell'aiutarmi mi raccomanda di stare attento perche' le strade croate sono molto pericolose. Mi racconta di un tizio italiano che lui ha visto schiantarsi e morire lungo la strada costiera della Dalmazia. Mi tocco le palle e lo ringrazio. Ok adesso posso finalmente visitare questo famoso parco. Arrivando al paese prima del parco lo spettacolo e' eccezionale. L'acqua e' sempre piu' cristallina e le insenature sempre piu' belle. Pago una specie di biglietto per entrare nel parco e un paio di chilometri piu' avanti lascio la moto sul lato della strada per proseguire a piedi. Arrivato ai due laghi salati non ho moli dubbi: il mezzo migliore per visitare i due specchi d'acqua e' sicuramente la canoa. Ne noleggio una per 6 ore e splash! Comincia la traversata. Approdo sull'isola in mezzo al laghetto per visitare il monastero benedettino del XII secolo. Sbarco e scopro che ci hanno costruito un ristorante: beh, quanto a senso degli affari i croati non sono da poco. Una parte di me si chiede se sia giusto costruire una struttura di questo tipo nel bel mezzo di un parco naturale, l'altra parte di me ordina subito una birra. Riprendo a spagaiare a piu' non posso ma andare dritti in canoa e' maledettamente difficile! La canoa sembra fatta a L talmente gira su se stessa mentre cerco di pagaiare. In realta' la causa e' la mia tecnica non proprio efficace… Decido di approdare in un punto isolato per mangiarmi il mio pranzo al sacco: la misteriosa scatoletta di tonno croato (che poi in realta' e' normalissimo tonno sott'olio), pane e una pesca. GNAM! Dopo tutto questo ben di dio riparto verso lo sbocco in mare dei laghi salati. L'acqua e' sempre piu' basso e i colori del fondale sono decisamente spettacolari. Ormai sto pagaiando sopra non piu' di un metro d'acqua. Dopo un bel po' di fatica riesco ad uscire in mare aperto per costeggiare gli scogli rocciosi dove sulla mia micro-mappa della Lonely planet sono segnate due grotte. La prima e' crollata ma la seconda sembra intatta. In un'atmosfera magica e surreale entro dentro la grotta in canoa cercando di fare meno rumore possibile. Il silenzio e' assoluto, si sente solo il rumore della pagaia. Faccio un paio di foto facendo attenzione a non cascare in acqua con la macchina fotografica ed esco. Decido di approdare presso uno scoglio che sembra essere abbastanza piatto. Tiro su la canoa eeee… sorpresa! Dell'acqua esce dalla canoa… Hey! Questa canoa e' bucata! Alquanto preoccupato dalla mia scoperta faccio comunque un bagno con la maschera ed il tubo per ammirare i fondali della scogliera. Sembra di stare dentro un acquario. L'acqua e' incredibilmente limpida e dovunque io diriga il mio sguardo posso vedere pesci e molluschi di tutti i tipi. Mi immergo e raccolgo due conchiglie particolarmente grandi. Potrei prenderne un'altra decina ma decido di non vandalizzare troppo il posto. La giornata sta per volgere al termine ed e' ora di tornare prima che il gestore del noleggio canoe cominci a darmi per disperso. Riconsegno la canoa dopo un veloce rientro dovuto piu' che altro alla paura di colare a picco con la canoa bucata in stile Titanic. Faccio notare la cosa al gestore il quale mi risponde sorridendo e dicendo che la cosa e' normale. Torno in campeggio abbastanza esausto e ritrovo Andrea, Roberto, Marco e Laura. E' l'ultima sera e siamo tutti un po' tristi. Questa isola e' spettacolare: ci resterei volentieri altre due settimane. Andrea, Roberta, Marco e Laura decidono di preparare delle cozze che hanno comprato durante il pomeriggio + una bella spaghettata e mi invitano a cena. Ovviamente accetto! Dopo cena, alla luce della Lumogaz, ci raggiunge anche la signora che solitamente cucina per il campeggio. Alla fine della serata e' giunto il momento di salutare tutti quanti. Sigh! L Andrea, Roberta, Marco e Laura, come me, hanno intenzione di partire domani mattina all'alba. Salutiamo i gestori del campeggio e ci prepariamo per il viaggio di domani. E' ora di fare i bagagli di nuovo. Torno in tenda e meccanicamente, anche se con l'aiuto di una torcia elettrica, ripiego tutto il mio materiale. Zzzzzzzzz……