12 Agosto.

BUAAAAA!!! bisogna gia' salutarsi... Da sx a dx: renato, piero, cry, gb, oliver e melanie.

E' tempo di salutarsi… Il groppone alla gola c'e', come pure lo stomaco annodato. Velocemente preparo di nuovo i miei bagagli e mi appresto a scattare le ultime foto di noi tutti insieme. Signori e signori: eccoci qui! Oliver + Melanie + Piero + Renato + Cristina + Me medesimo! Sigh ! sigh! Metto in moto la moto (geniale eh?) e VROOM VROOM riparto senza guardare troppo negli specchietti perche' mi viene da piangere o quasi… Rischio di diventare ripetitivo ma qui inizia forse la tappa piu' dura della vacanza: si tratta di arrivare fino a Bari per poi imbarcarsi per Dubrovnick. Adesso la situazione e' decisamente piu' delicata. Sono finiti gli appoggi e si va decisamente all'avventura. Ho studiato il giorno prima il percorso da effettuare e sono consapevole del fatto che stavolta sara' dura, molto dura. Il totale e' di circa 450km ma sono chilometri tosti perche' bisogna risalire di nuovo l'autostrada Reggio-Napoli per poi attraversare la Basilicata in uno dei punti piu' caldi, penso, di tutta l'Italia. Usicto dall'autostrada in direzione Sibari la statale 534 sembra un forno ventilato. La strada scorre lungo un paesaggio quasi lunare… Sole allo zenith e pochissimo traffico…. Arrivo finalmente a Taranto dove pero' nonostante cerchi attentamente i cartelli dell'autostrada per bari, mi perdo in zona industriale. Riesco a farmi spiegare la strada da un cozzaro costringendolo pero' a ripetermi le indicazioni almeno 3 volte: eh! Non si capiva niente!!! Halleluya! Riesco a ripigliare l'inizio dell'autostrada peggio segnalata d'italia avvicinandomi sempre piu' alla citta' di bari. Lungo il tragitto mi fermo per bere ad uno autogrill dove incontro un'altra coppia di motociclisti. Discutendo con loro mi viene garantito che sul traghetto per Dubrovnick non ci sono piu' posti… ARGH! Ma come??? E io come faccio???? Dove dormo stanotte??? In preda allo sconforto mi ricordo pero' di un prezioso insegnamento di mio padre: in moto i traghetti non si prenotano mai e poi mai perche' si trova sempre posto. Forte di questa convinzione riprendo il mio viaggio in condizioni sempre piu' difficili. Sono stanco morto, sono triste perche' ho appena salutato i mie amici, sono nervoso perche' non so ancora se trovero' posto sul traghetto, e per concludere aggiungo che sono seriamente preoccupato dall'eventualita' di perdermi a Bari e non trovre il traghetto. Con le ultime energie riesco a seguire i 3000 cartelli lungo la tangenziale che mi conducono dopo molti km all'agognato imbarcadero del traghetto. Smonto dalla moto e mi dirigo al botteghino dei biglietti dopo aver chiesto ad altri motociclisti di buttare un occhio sui miei bagagli. Al botteghino fa caldo e c'e' uan fila pazzesca. Sudo, ho caldo, mi danno dei formulari da riempire, non ne posso piu'. Si spargono voci incontrollate: c'e' chi dice che non c'e' piu' posto fino alla fine della settimana… c'e' chi dice che stanno gia' dando i biglietti da un'altra parte…. Mi mettono in una specie di lista di attesa e mi dicono di aspettare…. Speriamo bene! Alle 8 e 30 dopo 1 ora e mezza di attesa riesco a ritirare il mio biglietto. YUPPI!!!!! Si sale a bordo!!! Alle 9:30 iniziano le manovre di imbarco: un casino pazzesco…. Sono in fila ma mi dicono di aspettare allora spengo il motore. All'improvviso mi fanno cenno di salire! Aziono il pedale per avviare la moto ma NIENTE DA FARE! Non parte! Comincio a tirare altre pedalate scandendo ogni scalciata con una bestemmia diversa: e porco qui e madonna la etc etc etc… Dopo 5 minuti di continue bestemmie la moto parte. Mi giro soddisfatto e scopro che una signora anziana in moto con il marito mi fissa allibita neanche fossi Satana. Vabbe'! me ne frego e parcheggio la moto all'interno della nave. Decido di dormire sul ponte superiore direttamente sotto le stelle. Sono stanco ma felice! Zzzzzzzzz…..